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100 ricci, 100 capricci: i consigli dell’esperto per prendersi cura dei capelli ricci

È appena terminato un temporale estivo che ha rinfrescato l’aria, i primi raggi di sole squarciano i nuvoloni, e ci fa compagnia la tisana allo zenzero offertaci dall’Image Designer Roberto Bombardieri, nostro Direttore Artistico. Siamo ad Arzignano presso il suo salone, per commentare il lancio della nostra nuova linea dedicata ai capelli ricci.
Vista l’atmosfera rilassata da venerdì pomeriggio gli abbiamo posto anche un paio di domande sulla cura dei capelli ricci.
Avere i capelli ricci, infatti, non è solo una caratteristica estetica, ma è proprio uno stato d’animo, più volte confermato da proverbi e canzoni, nonché dalla nostra amica e collega Anna, che con i ricci ci convive da una vita! Quindi chi meglio di lei poteva porre qualche domanda al nostro prezioso collaboratore?
Roberto, quali sono le richieste che ricevi maggiormente in salone da parte di chi ha una chioma riccia?
Iniziamo dicendo che ci sono due tipi di persone ricce: chi ha capelli ricci e sottili e chi invece ricci e spessi. Queste due tipologie di chioma richiedono trattamenti molto diversi.
Chi ha i capelli sottili cerca volume, definizione e sensazione di corpo e pienezza.
Chi ha i capelli spessi cerca fondamentalmente lucentezza, che tante volte manca, capello disciplinato, morbido e definito
Si sente spesso dire che i capelli ricci hanno bisogno di particolari attenzioni rispetto ad altre tipologie di capelli, è vero? Perchè?
È assolutamente vero, perché i capelli ricci richiedono molta conoscenza e disciplina nella gestione, tanto da parte del cliente quanto dal professionista, che deve innanzitutto consigliare dopo un’attenta analisi.
Bisogna indagare sul cuoio capelluto del soggetto, sul profilo o la sezione trasversale dei singoli fusti capillari: elementi che determinano le diverse tipologie di capello. Per esempio, se la sezione è cilindrica, solitamente i capelli sono lisci, mentre se è ovale o piatta, i capelli sono mossi o ricci.
Per aver un buon esito sul capello riccio dobbiamo prima rimpolparlo e poi, allineando le squame, disegnarlo e definirlo nell’insieme.
Arriviamo quindi al lavaggio, quello che tutti considerano il momento topico che determina la bellezza del riccio, raccontaci qual è il modo migliore per lavarli e asciugarli?
Ehehehehhe [ride beffardo]. In realtà lo shampoo non è affatto il momento topico per il trattamento dei ricci.
È un momento importante sicuramente, ma il vero momento topico è saperli disegnare da bagnati con i migliori prodotti di definizione. Lì si gioca la vera partita sulla chioma riccia.
Caspita hai sfatato uno dei luoghi comuni più diffusi!
Passiamo allora a un altro tema scottante. Uno dei grandi nemici dei capelli ricci è il crespo, sei d’accordo?
Come dicevo prima, bisogna rispettare la routine che può essere quotidiana o settimanale, per avere l’effetto desiderato per trattare il capello con regolarità a seconda del tipo di ricci che si possiedono. Il consiglio del parrucchiere e l’esperienza sono importanti per comprendere con che cadenza intervenire e avere capelli liberi dal crespo.
Come fare quindi ad avere un riccio definito anche il giorno dopo il lavaggio?
Dipende dalla tipologia di riccio e dall’obiettivo che si vuol raggiungere. Ti faccio qualche esempio. Puoi ad esempio nebulizzare il riattivatore ricci per lasciarli soffici, gonfi e leggeri e al contempo lucidi e controllati. In caso di pettinature ribelli, potresti doverli ri-inumidire, ad esempio con il cocktail vitaminico, per poi riposizionare il nuovo leave-in serum, così da ottenere/mantenere la messa in piega ideale.
I ricci sono capricciosi, richiedono molta dedizione ma se trattati bene danno grandi soddisfazioni, perché ti consentono di ottenere una pettinatura che davvero non passa inosservata.
Grazie mille al nostro Direttore Artistico Roberto Bombardieri per i suoi preziosi consigli.
